Si è svolta ieri mattina alla Casa del Cinema di Villa Borghese la conferenza stampa di presentazione della nona edizione delle Giornate degli Autori – Venice Days 2012. Per la rassegna più indipendente presente alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, questa edizione rappresenta un importante traguardo perché consente allo stesso team degli esordi di misurarsi con una nuova realtà della Mostra e con una nuova sfida per quello che è stato definito come il primato nel “coraggio della creazione” che è l’emblema della manifestazione.
Promosse dalle Associazioni Italiane degli Autori Cinematografici ANAC e 100Autori, presiedute da Roberto Barzanti, le Giornate degli Autori sono realizzate grazie alla Direzione Generale Cinema del Ministero insieme a sponsor e partner privati tra cui BNL e il creative partner Miu Miu.
Presenti all’affollata conferenza stampa, il Direttore Giorgio Gosetti, il Presidente Roberto Barzanti, l’onorevole Silvia Costa, deputata al Parlamento Europeo e Membro della Commissione Cultura e Educazione, Stefano Cantino, Direttore Comunicazione per Miu Miu, Giovanni Maderna, uno degli autori della rassegna indipendente “Cinema Corsaro”.
Ha aperto la presentazione il Presidente Roberto Barzanti che, dopo i ringraziamenti di rito, ha annunciato che questa nona edizione sarà nella sua struttura composta da 10 film in concorso nella selezione ufficiale più 2 film sui quali stendiamo un velo di mistero. Barzanti ha sottolineato come questa sia “un’edizione meno europea ma più italiana perché spesso l’Europa che produce film lo fa con soggetti extraeuropei più per necessità che per virtù”.
La parola è passata al Direttore Giorgio Gosetti che ha illustrato il programma di quest’anno pur senza svelarne il calendario e senza dichiarare neppure il film d’apertura.
“Ci sono tre bandiere che vogliamo issare: la prima è quella dell’attenzione allo sguardo femminile con il progetto Women’s Tales, la seconda bandiera è quella del Cinema Corsaro, programma autogestito da un collettivo di cineasti nel nome del cinema di ricerca e sperimentazione, la terza bandiera è la riflessione sul Cinema degli anni Zero una sorta di dialogo a più voci”.
L’onorevole Silvia Costa ha parlato del Premio Lux del Parlamento Europeo per il Cinema ospitato durante il Festival che vedrà presentati tre film finalisti che daranno l’occasione di parlare di temi importanti. L’onorevole ha spiegato che “si tratta di un Premio che si rivolge a cineasti europei con tematiche interessanti e sensibili a livello europeo. Nei 10 film della pre-selezione, la giuria di 17 professionisti ha definito i 3 finalisti”. L’onorevole ha parlato della Rassegna 27 Volte Cinema: “I 3 film in concorso per il Premio Lux saranno presentati a 27 giovani cinefili provenienti dai Paesi dell’Unione Europea che prenderanno parte alla terza edizione di 27 Volte Cinema. Ospitati a Venezia per tutta la durata della Mostra, i giovani, tutti fra i 18 e i 25 anni assisteranno alle proiezioni e parteciperanno ai dibattiti sui temi dei film”. Continuando a parlare del Premio Lux, l’onorevole Costa ha sottolineato: “Una giuria finale composta dai membri del Parlamento europeo decreterà il vincitore tra i tre finalisti. La cerimonia di consegna del premio avverrà il 21 novembre 2012 a margine della seduta planetaria a Strasburgo alla presenza dei registi dei film. Abbiamo inoltre proposto di istituire una Menzione Speciale del Pubblico, una novità di quest’anno. In tutte le capitali dei 27 paesi ci saranno proiezioni speciali e non è un caso che il Premio sarà una Babele costituita da pellicole, il film vincitore sarà infatti sottotitolato in tutte le lingue ufficiali. Tra i tre finalisti per la prima volta c’erano ben due film italiani, il film dei fratelli Taviani Cesare deve morire e quello di Andrea Segre Io sono Li oltre al film Tabu di Miguel Gomes. Ma i fratelli Taviani, avendo già avuto un grande riscontro di pubblico e anche un importante riscontro a livello di distribuzione, hanno deciso di rinunciare a favore di un altro finalista. I tre film finalisti dunque sono: Just the Wind di Bence Fliegauf, co-produzione Ungheria/ Germania/Francia, Io sono Li di Andrea Segre co-produzione italo-francese e Tabu di Miguel Gomes co-produzione Portogallo/Germania/Francia/Brasile. Il Presidente Onorario della giuria sarà il regista e autore Radu Mihaileanu.
Giorgio Gosetti ha poi illustrato, riservando solo un impressione al volo per ciascun film, il programma della Selezione Ufficiale che comprende:
Heritage di Hiam Habbas, co-produzione Francia/Israele/Turchia. La regista esordiente è l’attrice protagonista del film La sposa siriana, volto-simbolo della cultura palestinese.
Queen of Montreuil di Solveig Anspach, produzione francese. Una commedia leggera sulla crisi globale.
Keep Smiling di Rusudan Chkonia. Opera prima di co-produzione Francia/Georgia/Lussemburgo su un gruppo di donne e il mito della televisione.
Blondie di Jesper Ganslandt, produzione svedese. Storia di una madre e delle sue tre figlie.
The Weight di Jeon Kyu-hwan. Film della Corea del Sud definito da Gosetti “scandalo alla Mostra, eros funerario”.
Epilogue di Amir Manor. Opera prima di produzione israeliana. Due coniugi e la fine di un sogno.
Il gemello di Vincenzo Marra. Un grande film-verità girato nel carcere di Secondigliano.
Acciaio di Stefano Mordini. Un’opera seconda con uno strepitoso Michele Riondino.
Stories We Tell di Sarah Polley, produzione canadese. La prima volta del Canada inglese alle Giornate degli Autori. Un film a cavallo tra documentario e finzione.
Kinshasa Kids di Marc-Henri Wajnberg, produzione franco-belga. A metà strada tra favola e documentario. “Chi verrà a vederlo non riuscirà a stare fermo” ha sottolineato Gosetti.
Per la Sezione Eventi Speciali Gosetti ha ricordato:
Bob Wilson’s Life and Death of Marina Abramovic di Giada Colagrande (l’occhio di una regista dietro le quinte di uno spettacolo irripetibile), Terramatta – Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano di Costanza Quatriglio (un secolo di storia italiana mostrato da immagini d’archivio), Non mi avete convinto di Filippo Vendemmiati (il lungo viaggio nel Novecento di Pietro Ingrao), 6 sull’autobus (sei esordi per gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico coordinati da Sergio Rubini), L’uomo che amava il cinema di Marco Segato (per festeggiare l’amore per il cinema attraverso il personaggio di Piero Tortolina su cui si è formata un’intera generazione di cinefili).
Altra importate componente della rassegna saranno le Venice Night’s:
My Friend Johnny di Alessandra Cardone, Le cose belle di Agostino Ferrante e Giovanni Piperno, Tralala di Masbedo, The Golden Temple di Enrico Masi, Nozze d’agosto di Andrea Parena, Francesco De Gregori – Finestre rotte di Stefano Pistolini, Il risveglio del fiume segreto – In viaggio sul Po con Paolo Rumiz di Alessandro Scillitani.
Stefano Cantina ha poi illustrato il programma della Sezione Women’s Tales:
“Il progetto nasce dall’amore per il cinema e dalla volontà di parlare dell’universo femminile in una modalità un po’ diversa, per darci modo di aprire un nuovo dialogo estetico e intellettuale. Abbiamo coinvolto quattro registe che raccontassero l’universo femminile dando vita a quattro video molto diversi tra loro ma che raccontano una storia che ha un suo fil rouge di fondo.”
I quattro film brevi sono: The Powder Room di Zoe Cassavetes, Muta di Lucrecia Martel, The Woman Dress di Giada Colagrande, It’s Getting Late di Massy Tadjedin.
Della stessa sezione fa parte Meshes of Afternoon film d’esordio della regista Maya Deren (definita da Martin Scorsese “la voce più originale e potente del cinema sperimentale americano”) che è stata scelta a simbolo del progetto Women’s Tales
Come assaggio di questa Sezione è stata mostrata una clip “di suggestione” delle Women’s Tales.
Giovanni Maderna ha presentato la Sezione Indipendente Cinema Corsaro, che proporrà per cinque serate film d’autore, innovativi e d’avanguardia. I film verranno proiettati all’aperto sullo schermo della “Pagoda” a due passi dalla spiaggia. A proposito di questa Sezione, Maderna ha dichiarato: “Si tratta di una novità assoluta che porta a Venezia un angolo di cinema sperimentale. Inoltre il programma dello spazio “Pagoda” sarà virtualmente duplicato dalla testata on-line www.mymovies.it che farà una sorta di festival virtuale. Sarà infatti possibile vedere i film on-line quasi in contemporanea anche per chi non è a Venezia. La sezione sarà inoltre seguita da “Fuori Orario” che su Raitre manderà in onda nei giorni del Festival alcuni film selezionati”.
Cinema Corsaro comprende:
Work in progress: Vers Madrid di Sylvain George, una sorta di racconto dell’inizio del movimento spontaneo degli “Indignatos”.
Tre progetti sperimentali legati a Emilio Salgari a 150 anni dalla sua nascita: Iolanda, tra bimba e corsara di Tonino De Bernardi, Gli intrepidi di Giovanni Cioni, Carmela, salvata dai filibustieri di Giovanni Maderna e Mauro Santini.
Roberto Pellegrinaggio di Alessio Di Zio.
Rodolfo Valentino (work in progress) di Alessio Di Zio.
“Carta Bianca” a Enrico Ghezzi. Immagini e parole dell’inventore di “Blob”.
Corso Salani “Altrove”. Immagini dei provini a una possibile protagonista per il film che il regista e attore avrebbe dovuto girare poco prima della sua scomparsa.
Le tigri di Mompracem film del 1974 di Ugo Gregoretti. Definito da Maderna “Un film di uno sperimentalismo arditissimo che non ha nulla da invidiare a quelli presenti nella rassegna. Un film che mette accanto alla prosa di Salgari la cronaca più spicciola, di tutti i giorni. Un miscuglio di attualità, cronaca politica e avventure d’appendice”.
Il grande regista Ugo Gregoretti, presente in platea, è stato accolto da un grande applauso.
Infine ha rapidamente preso la parola Fabio Ferzetti responsabile del progetto speciale “100+1. Cento Film e un Paese, l’Italia”promosso insieme alla Provincia di Roma che ha ricordato: “Questo programma emigra brevemente in America per “l’anno della cultura italiana in America”. Cinecittà ha quindi approfittato per far conoscere al grande pubblico americano i film italiani. Ci saranno una dozzina di film che presenteremo per ribadire quanto il cinema italiano continui a raccontare l’evolversi della società”.
L’ultimo intervento è di Gabriella Gallozzi che ha parlato del concorso BookCiak, Azione! - I migliori BookCiak Movie alle Giornate degli Autori: “Un’iniziativa che mette in evidenza l’unione di fatto che c’è tra cinema e letteratura e che rappresenta la maggioranza del cinema prodotto. E’ un concorso legato al sito www.bookciak.it nel quale sono presenti i “libri cinematografabili”. I registi sono chiamati a cimentarsi con tre titoli, con l’obiettivo di produrre non un tradizionale “booktrailer” ma un vero e proprio corto, una visione emozionale del libro, in una parola un “BookCiak Movie”, un formato assolutamente nuovo e sperimentale che speriamo che diventi come l’ideale “quarta di copertina” degli e-book multimediali. I vincitori saranno presentati il7 settembre”.
La conferenza stampa si è chiusa con uno spezzone tratto dal film sul cantautore Francesco De Gregori Finestre rotte di Stefano Pistolini, ritratto dell’artista da adulto che verrà presentato nelle Venice Nights.
Un piatto che si preannuncia ricchissimo insomma quello delle nove Giornate degli Autori a Venezia dal 30 agosto all’8 settembre.
Elena Bartoni
